I bonus casa sono un insieme di agevolazioni che consentono ai singoli condòmini di detrarre dalla propria Irpef le spese sostenute per gli interventi effettuati nel proprio appartamento, nelle parti comuni condominiali e sull’edificio. Si detraggono anche le spese per le prestazioni professionali necessarie alla progettazione e autorizzazione degli interventi, nonché della documentazione necessaria, compresa la redazione dell’Ape (Attestato di prestazione energetica).
Le tipologie di interventi che godono degli incentivi sono moltissime. Ciascuna è caratterizzata da una propria percentuale e un diverso importo totale della spesa, in un diverso periodo di anni. Gli incentivi più noti sono:
- per la riduzione del rischio sismico (sismabonus)
- per la riduzione dei consumi energetici (ecobonus)
- per la ristrutturazione edilizia
- per la bonifica da amianto
- per l’installazione di tende e schermi solari
- per la sistemazione o realizzazione di giardini
- per l’acquisto di mobili
Chi può usufruire dei bonus?
Per gli interventi effettuati sulle parti comuni degli edifici residenziali le detrazioni spettano a ogni singolo condomino in base alla quota millesimale di proprietà a condizione che la quota sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi. A partire dal pagamento del primo stato avanzamento lavori, l’amministratore rilascia una certificazione dalla quale risultano l’ammontare delle spese sostenute nell’anno di riferimento e la quota parte millesimale imputabile al condomino. Per tutti i contribuenti è possibile optare per la cessione del credito anziché usufruire direttamente delle detrazioni.
Quali tipi di lavori condominiali godono degli incentivi?
Sismabonus: lavori incentivabili dal 75% al 85% delle spese effettuate per la riduzione della classe di rischio sismico dell’edificio, fino al 31 dicembre 2021, fino ad un massimo di 96.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari, in 10 anni.
Ecobonus: lavori incentivabili da 70% al 75% delle spese effettuate per il risparmio energetico, fino al 31 dicembre 2021, fino ad un massimo di 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari, in 10 anni.
Sismabonus + Ecobonus: se i lavori sono finalizzati contemporaneamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica gli incentivi sono dal 80% al 85% delle spese effettuate fino al 31 dicembre 2021, fino ad un massimo di 136.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari, in 10 anni.
Quali tipi di lavori sulle singole unità immobiliari godono degli incentivi?
Sismabonus: lavori incentivabili dal 70% al 80% delle spese effettuate per la riduzione della classe di rischio sismico dell’edificio, fino al 31 dicembre 2021, fino ad un massimo di 96.000 euro, in 5 anni.
Ecobonus: lavori incentivabili da 50% al 65% delle spese effettuate per il risparmio energetico, fino al 31 dicembre 2021, fino ad un massimo di 60.000 euro, in 10 anni.
Ristrutturazioni: incentivi al 50% per spese effettuate fino al 31 dicembre 2021, fino a un massimo di 96.000 euro, in 10 anni.
Bonus Tende: se dotate di schermatura solare, detrazione dal 50% al 65% per un massimo di spesa pari a 60.000 euro fino al 31 dicembre 2021, in 10 anni.
Che cosa si può fare con i bonus?
Manutenzione ordinaria: opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici, quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti, la sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti, la tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni, il rifacimento di intonaci interni, l’impermeabilizzazione di tetti e terrazze, la verniciatura delle porte dei garage.
Manutenzione straordinaria: opere e modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici. Installazione di ascensori e scale di sicurezza. Sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane. Rifacimento di scale e rampe. Frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere, anche se comportano la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari nonché del carico urbanistico, a condizione che non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso.
Restauro e risanamento conservativo: interventi finalizzati a conservare l’immobile e assicurarne la funzionalità per mezzo di un insieme di opere che, rispettandone gli elementi tipologici, formali e strutturali, ne consentono destinazioni d’uso con esso compatibili. Interventi mirati all’eliminazione e alla preventivazione di situazioni di degrado. Adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti. Apertura di finestre per esigenze di aerazione locali.
Ristrutturazione edilizia: interventi rivolti a trasformare un fabbricato mediante un insieme di opere che possono portare un fabbricato del tutto o in parte diverso dal precedente. Per esempio, demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell’immobile preesistente, modifica della facciata, realizzazione di una mansarda o di un balcone, trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda, apertura di nuove porte e finestre, costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.
Ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi.
Eliminazione delle barriere architettoniche o finalizzati a favorire la mobilità a persone con disabilità gravi.
Sicurezza: lavori per prevenzione di atti illeciti (cancellate o recinzioni murarie, grate di sicurezza, persiane blindate, porte blindate, serramenti o infissi blindati, ecc…)
Contenimento dell’inquinamento acustico.